Team & Uniformi

“Cada caballo pone siempre cada jinete en su sitio”
“Ogni cavallo pone sempre il suo cavaliere al suo posto”
Cit. Ignacio Rambla Algarin

TEAM

Stefano Pais

Presidente, Responsabile dell’Area Formazione, Docente del Caralis Equestre.

Tecnico di IV livello Europeo SdS.

Istruttore di 2^ livello Dressage e Tecnico di 3^ livello EC della Federazione Italiana Sport Equestri con autorizzazione a montare di 1° Grado Dressage. Istruttore di 2° livello ed Esperto Nazionale di Dressage, Alta Scuola e Doma Vaquera del Centro Sportivo Italiano.

Cavaliere con autorizzazione a Montare (Galope 7 – livello Gran Premio) della Reale Federazione Equestre Spagnola.

Titolo di Esperto Universitario in Equitazione nelle tre discipline Olimpiche conseguito presso l’Università Rey Juan Carlo di Madrid.

Perfezionatosi in Dressage e Alta Scuola presso la Scuola Reale Andalusa dell’Arte Equestre di Jerez de La Frontera (Spagna), presso la Cavallerizza Reale di Cordoba e con diversi cavalieri Olimpici.

Laureato in Scienze della Sicurezza presso l’Università degli Studi di Firenze e con numerose specializzazioni in Criminologia e Tecniche Investigative.

Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, abilitato all’arma a Cavallo. Primo militare italiano ad essere convocato ed autorizzato a partecipare al Perfezionamento Equestre unitamente ai militari della Guardia Reale Spagnola presso la prestigiosa Scuola Reale Andalusa dell’Arte Equestre.

Ambassador per l’Italia della Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre di Jerez de la Frontera

Maurizio Orsolini

Docente interno di Alta Scuola e cultore di Storia dell’Equitazione Classica Istruttore e Docente F.I.S.E. e C.S.I. Cultore di Storia dell’Equitazione Classica e Docente del Caralis Equestre.
 
Istruttore di 2° livello Discipline Olimpiche, Tecnico e Docente di Alta Scuola della Federazione Italiana Sport Equestri con autorizzazione a montare di 1° Grado Discipline Olimpiche.
 
Istruttore di 2° livello Dressage del Centro Sportivo Italiano.
 
Referente per l’Italia della Scuola Reale Andalusa di Jerez de la Frontera. Perfezionatosi presso la Scuola Reale Andalusa dell’Arte Equestre di Jerez de La Frontera e con numerosi cavalieri olimpici.

Joaquin Vazquez Vela

Docente di Dressage e Alta Scuola del Caralis Equestre. Tecnico di 1° livello della Reale Federazione Equestre Spagnola con autorizzazione a montare (Galope 7 – livello Gran Premio). Diplomato con il titolo di Cavaliere Professionista alla Scuola Reale Andalusa dell’Arte Equestre di Jerez de la Frontera.

Attualmente Cavaliere, Professore e Responsabile del Settore Formazione della Scuola Reale Andalusa dell’Arte Equestre di Jerez de la Frontera.

Tecnico di Dressage di fama internazionale.

Organizzatore del concorso internazionale CDI*** di Dressage Città di Jerez de la Frontera presso la Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre.

“Se volete imparare a giocare a tennis non dovete giocare col raccattapalle, dovete giocare con quello bravo.
E cosa succede quando giochi con quello bravo? Succede che perdi 6-0…6-0, ma impari!!!”
cit. Paolo Crepet

UNIFORMI

Il Traje Goyesco

Uno dei costumi di gala del Caralis Equestre, progettato e realizzato dalla Sartoria D’Raza di Santaella (Cordoba). È ispirato allo stile artistico del Goyesco Andaluso (XVIII secolo). Si compone di giacca lunga e gilet in colore blu notte. Decorato con finiture in seta nera. È progettato per la disciplina dell’Alta Scuola Spagnola e per gli eventi e spettacoli ordinari. La Giacca, composta da colletto e tasche, è decorata con ricami fatti a mano, realizzata in cordoneria dorata intrecciata. La parte anteriore è decorata con fermagli di pizzo nero, simulando elementi del tradizionale abito andaluso dell’epoca, come nel vecchio stile. I risvolti sono adornati con corde dorate. Nella parte superiore, la giacca viene completata con spalline fatte a mano, realizzate con passamaneria e nappe di seta nera.

Il gilet è a sua volta decorato con passamanerie in filamenti dorati. Un complemento essenziale di questo abito è il Papillon Goyesco, realizzato di seta color oro.Uno dei costumi di gala del Caralis Equestre, progettato e realizzato dalla Sartoria D’Raza di Santaella (Cordoba). È ispirato allo stile artistico del Goyesco Andaluso (XVIII secolo). Si compone di giacca lunga e gilet in colore blu notte. Decorato con finiture in seta nera. È progettato per la disciplina dell’Alta Scuola Spagnola e per gli eventi e spettacoli ordinari.

La Giacca, composta da colletto e tasche, è decorata con ricami fatti a mano, realizzata in cordoneria dorata intrecciata. La parte anteriore è decorata con fermagli di pizzo nero, simulando elementi del tradizionale abito andaluso dell’epoca, come nel vecchio stile. I risvolti sono adornati con corde dorate. Nella parte superiore, la giacca viene completata con spalline fatte a mano, realizzate con passamaneria e nappe di seta nera.

Il gilet è a sua volta decorato con passamanerie in filamenti dorati. Un complemento essenziale di questo abito è il Papillon Goyesco, realizzato di seta color oro.

Il Traje Corto Vaquero

Abbigliamento del XIX secolo che, per il suo design e le sue caratteristiche speciali, è sempre stato il più adatto per svolgere le attività di movimentazione del bestiame a cavallo in Andalusia. In questa occasione, CARALIS EQUESTRE ha scelto questo stile di abbigliamento per i suoi cavalieri.

Si compone di un cappello a tesa larga, grigio perla o blu marino, una corta giacca in alpaca blu notte, un gilet corto dello stesso colore e tessuto, una camicia bianca semplice, una sciarpa intorno alla vita, un pantalone grigio con impacchi bianchi o blu marino come la giacca, chaps (Zahones) color nocciola, realizzate in pelle di vitello incrociata in vita con ricami e stivali o ghette tipiche vaquero con ricami e mosquero.

Il Traje Storico

Il costume storico del Caralis Equestre è ispirato all’epoca della storia della Spagna, tra il XV e il XVII secolo.

È stato progettato e realizzato dalla Sartoria D’Raza Santaella (Córdoba, Andalusia, Spagna). Dal primo momento, il Design doveva rimanere all’interno dei canoni, come un indumento che si adatta alla pratica e alla disciplina equestre.

É accompagnato da un mantello, che era un indumento molto descrittivo ed essenziale nell’abito dei cavalieri del tempo. L’uso del mantello risultava essere opzionale come richiede l’occasione. Sia il Vestito che il Mantello sono realizzati in velluto di colore blu notte. Le maniche sono molto suggestive, poiché sono a forma di soffietto, caratteristica peculiare dei capi dell’epoca. È decorato con rifiniture e soutache dorato, sia nelle maniche che nel corpo del vestito.

La decorazione con pizzo Chantilly è molto particolare, sia nel collo che nei gemelli. Un accessorio adatto all’età di questo costume storico, è realizzata tramite una cintura, in velluto di seta e decorata con rifiniture in oro antico e con una fibbia ispirata sempre all’era storica su cui si basa il Costume.

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